Mi ritengo una persona fortunata. Molto fortunata.
Non
sono ricco, per nulla (anzi, gli ultimi tre anni sono stati terribili, anche se credo un pò per tutti). Ma non posso neppure lamentarmi: ho di che vivere!
Sono
un formatore e un coach molto conosciuto in rete. Specialmente per il mio posizionamento
di mercato, a dire di qualcuno, “originale”.
Giro
l’Italia, passando dai miei seminari ai corsi FSE (Fondi Sociali Europei)
organizzati da alcune delle più importanti agenzie formative.
Faccio un lavoro che mi piace, che mi appassiona, che mi entusiasma letteralmente. Ho una famiglia che reputo “speciale”, sono benvoluto e rispettato dalla gente che mi conosce.
Insomma,
parafrasando una nota pubblicità: che
cosa potrei volere di più dalla vita, un Lucano?
Eppure,
non sono certamente privo di problemi (credimi, il mio elenco è lunghissimo), primo fra
tutti la mia salute un po’ ballerina, che anche poco più di un anno fa mi ha giocato un
altro scherzo e mi ha costretto a rinunciare alla direzione generale di una importante radio in Toscana.
Già,
la radio.
Un’altra delle passioni della mia vita.
Un’altra delle passioni della mia vita.
Ma
in questo momento così terribile per
l’Italia e gli italiani, metto da parte il mio egoismo e con il pensiero, vado
a tutte quelle persone che stanno peggio di me.
Inoltre,
non voglio dimenticare che quando ero giovane, poco più di ventenne, ci furono
due persone a Parma che credettero in me (Walter e Antonio), che mi
concessero il loro tempo, che mi diedero dei giusti consigli e mi aiutarono a
crescere.
Non smetterò mai di ringraziarle e forse, senza di loro oggi non sarei qui, a scrivere dalle pagine di questo mio blog.
Alla
veneranda età di oltre cinquantadue anni, le parti si sono invertite.
Oggi, sono
io la persona ricercata per offrire consigli e aiutare la gente a crescere e,
compatibilmente al tempo a mia disposizione, faccio il possibile per non
deluderla.
L’ho
fatto in passato, lo faccio attualmente e lo farò sempre. Perché ho scoperto,
da esperienze personali, che non si può solamente pretendere, senza mai dare
nulla in cambio.
Abbiamo due mani: una qualche volta prende, l’altra qualche volta deve dare.
Alfred Adler, il famoso psicologo viennese, scrisse un libro bellissimo intitolato Il Senso della vita (da qui, il titolo del mio post).
In
quel libro affermava: «È
l'individuo che non s’interessa agli altri quello che ha più difficoltà nella
vita e che procura più danno al prossimo. E sono questi gli individui che
falliscono nei loro intenti».
Nella
vita, cerca di essere meno egoista e
interessati maggiormente alle altre persone.
Ci
sono tanti modi per aiutare qualcuno:
- dare dei consigli senza chiedere nulla in cambio,
- offrire il tuo tempo,
- regalare un "banale" sorriso,
- dare un contributo economico laddove puoi farlo,
- stare vicino a una persona anziana o malata,
- essere un mentore per un giovane, ecc.
Ricordati
che il senso della vita è ben diverso dal solo accumulare ricchezza, fama
e gloria. Queste cose, prima o poi, finiranno.
Sii
un po’ più utile agli altri, sii meno egoista. Tendi una mano a chi ha bisogno.
Un
abbraccio e lasciami un commento al post.
Giancarlo Fornei
Formatore Motivazionale, Scrittore & Mental Coach"Il Coach delle Donne"
Giancarlo Fornei è autore di Come Vivere Alla Grande e di tantissimi altri libri ed ebook. Li trovi su Amazon, a questo link.
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